Possiamo tranquillamente dividerle in due grandi tipi: Le Multinazionali (o Major) tipo la Sony, BMG, Universal, e tutte le altre che potremo chiamare Indipendenti.
Vediamo alcune differenze:
Le prime hanno grandi palazzoni, hanno fatto in passato un sacco di miliardi, e “il dottore è fuori stanza...” è la tiritera ricorrente. Delle novità sono poco interessati e vivono sugli artisti stranieri e su quello che si chiama “Repertorio”, ossia i successi del passato che continuano a vendere allo stesso prezzo dei CD degli artisti nuovi. Quindi di nuovi non ne producono granchè.
Le seconde hanno sedi un po’ buie o pencolanti e moquettes ricche di plancton, perché quasi sempre collocate nei sottoscala, e le segretarie per rispondere “Il dottore ecc ecc” ancora non se le possono permettere. Le prime non vi danno ascolto e delle seconde non vi fidate voi. Ma pur tuttavia sembra che di entrambe ancora non possiate farne a meno. Perché se loro non vi faranno fare un disco, rimarrete nel silenzio del grande dimenticatoio. Bisognerà quindi cominciare a entrare nell’ordine di idee che bisogna comunque che mandiate a tutte e due il vostro materiale senza avere la più piccola risposta da parte loro. Sono quasi sicuro che le tonnellate di materiale che arriva ad una casa discografica viene indirizzato subito al secchio. Ma dovrete comunque provare.
La seconda fase sarà quella di trovare un produttore che creda in voi, perchè lui potrebbe essere più ascoltato di voi da una casa discografica. Ma comunque anche questa eventualità è ancora abbastanza remota. La terza è quella di farsi sentire in un miliardo di manifestazioni canore sparse in tutta Italia, e partecipare ai provini e a i concorsi che sono più adatti alle vostre caratteristiche, sperando nel miracolo che qualcuno di una casa discografica minore vi noti.
Ci sono altre fasi che noi sconsiglieremmo perché, nonostante voci maligne le diano per le più efficaci, non sortiscono di solito gli effetti desiderati o il costo potrebbe essere per voi un po’ pesante. Tipo:
- Diventare la preda sessuale di qualcuno legato al mondo dello spettacolo.
- Far pesare una segnalazione da un politico vostro parente.
- Entrare nel mondo dello spettacolo magari da una porta secondaria sperando di farvi notare in un secondo tempo.
Non possiamo affermare che questi ultimi non siano stati esempi validi per qualche carriera folgorante di artisti nel passato, ma la stragrande maggioranza di quelli che vi hanno provato sono poi miseramente ritornati ad altri mestieri più comuni, e in più incazzati un bel po’.
Insomma, senza pensare che sarà una cosa facile, rimboccarsi le maniche, tanta buona volontà, incrollabile ottimismo, e cominciare a percorrere le prime tre fasi.
Del resto in Italia vorrebbero fare i cantanti circa 55 milioni di persone, quindi di spazio, in partenza, ne avrete pochino pochino.
Per chi vuole tentare a contattarne qualcuna nel Lazio o in Lombardia:
La redazione