1) Un produttore interessato ad un artista non può chiedere per il suo operato neanche una lira. Non è lui che produce? Le sue spettanze derivano unicamente da una percentuale sugli sviluppi della vostra carriera che lui avrà contribuito a mettere in risalto con la sua abilità.
2) Partecipare ad un concorso per cantanti prevede normalmente una cifra da pagare (che non può essere superiore a un centinaio di Euro) perché ci sono delle spese oggettive di organizzazione.
Richiedere una cifra molto più consistente da sborsare per una scorciatoia all’ingresso della selezione o addirittura ad un piazzamento significativo, è un chiaro segnale di TRUFFA.
3) Partecipare ad un concorso per cantanti prevede normalmente una serie di obblighi per un Artista, ma non deve mai richiedere obblighi o legami futuri all’Artista da parte degli Organizzatori se non riguardanti lo sfruttamento della prestazione stessa, offerta dall’Artista nell’ambito della manifestazione, in forma gratuita o remunerata che sia. La “Liberatoria”, si chiama così, che vi chiederanno di firmare riguarderà solo questo utilizzo della vostra prestazione. In caso di altre richieste,fate una telefonatina, prima, ad un avvocato. Vostro. Costa poco ed è meglio.
4) Il costo delle registrazioni audio per le Demo e i Provini che l’artista effettuerà sono sempre a carico del Produttore, così come le spese varie per il trasferimento e l’alloggio dell’artista nel periodo che ne interessa la realizzazione. La proprietà e lo sfruttamento della realizzazione degli stessi provini rimarrà al Produttore (come da contratto stipulato tra l’Artista e lo stesso).
5) Se non avete ancora un Produttore, le spese per i vostri demo e provini sono ovviamente a vostro carico. Evitiamo allora di buttarli in esorbitanti richieste da parte di Studi o Arrangiatori che spesso possono approfittare della scarsa conoscenza del cliente dei costi di realizzazione.
Basterà, magari, fare una piccola ricerca per scegliere quello che è più adatto alla vostra tasca. Un cantante alle prime armi che deve realizzare una demo di un brano edito può ritenere intelligente una spesa che sia tra i 250 e i 500 Euro. E con questa cifra il risultato tecnico dovrà essere anche molto soddisfacente. Se lo studio o l’Arrangiatore richiedono una cifra molto distante da questa vuol dire che i loro clienti abituali saranno Michael Jackson e la sorella, quindi che dedichino a loro la propria opera.
Ovviamente, una volta pagata la prestazione, il materiale che è nelle vostre mani è, e sarà sempre, di vostra proprietà, a meno che voi stessi, per vostra decisione lo regalerete a qualcuno. Se il brano è una cover, cioè un brano che già un cantante famoso ha inciso su disco, non ci possono essere ulteriori richieste di denaro, né altre strane pretese.
Se il brano è originale e scritto da voi, idem. Preoccuparsi solo dell’eventuale vostro deposito alla S.I.A.E. (vedere le normative S.I.A.E. nel sito) Se il brano è originale ma composto da altri (nel caso specifico dell’Arrangiatore o dei Titolari dello Studio), questo è un argomento che dovrete valutare insieme tra voi, comprese tutte le voci della proprietà e del futuro utilizzo della stessa realizzazione. Ne scriveremo, in proposito, qui nel sito.
6) La stipula di un contratto tra un Artista e un Produttore è un argomento veramente molto vasto. Possiamo comunque e calorosamente consigliare di farne valutare il contenuto ad un vostro avvocato prima, ovviamente, di firmarlo. Quasi sempre ve lo farà gratuitamente o con modica spesa. Per non avere poi spiacevoli sorprese o fastidi futuri.