Una splendida voce con una particolarità: quando apre il volume esce sgranata e roca: una cosa che ti fa rizzare i peli dall’emozione. Questa la caratteristica più evidente della sua voce, ma anche cantante bravissima, preparata, intonatissima, con un repertorio mai banale. E quindi una carriera con alti e bassi: una stagione felice negli anni ’70, la prima parte della sua carriera dove Mia Martini cantò melodie molto particolari come Minuetto e “Piccolo uomo” e quel disco lì, me lo ricordo bene, lo consumavo tutto il giorno, ve lo consiglio col cuore.
Poi un periodo di buio nella carriera e nella sua vita privata, dove comunque non smette di sfornare belle cose: “E non finisce mica il cielo” e “Donna” (c’è la base qui nel sito)
Dopo un sacco di tempo un gran bel musicista, Maurizio Fabrizio, le affida una canzone d’oro,che lei canta come nessun’altra riuscirà più a farlo...Almeno tu nell universo (vi ricordiamo che c’è la base nel sito con uno splendido arrangiamento di Gianfranco Lombardi) Il testo è di quel poeta di Bruno Lauzi e la riporterà al successo dalla ribalta di Sanremo ‘82. Tutti glielo accreditano e lei avrà almeno una bella stagione felice.Ormai questo brano è entrato nei repertori di tutte le giovani cantanti, lo ha riproposto con molta sensibilità Elisa anche se con mille variazioni sulla melodia e ribaltando il ritornello cantandolo in falsetto, mentre Mia proprio lì apriva tutto il volume della sua voce sgranata e sembrava un appello disperato, forse più in tono col testo. Ma giustamente Elisa forse ha pensato che questo era l’unico modo per non rifare una copia sbiadita dell’originale. Aiutata anche da un arrangiamento tutto minimale e stupendo, che mi dispiace non sapere di chi sia.
Vabbè, insomma, questo può essere comunque un’occasione per voi di studiare il sistema per non riproporre un brano come era all’originale e quindi evitare di cadere nel pericolo dei paragoni.
Tornando a Mia Martini, ci piace ricordare che è la sorella dell’altra pantera della canzone italiana, Loredana Bertè. E ci sembra che entrambe abbiano, nelle loro diversità, un carattere decisamente marcato e personalissimo.
E mi piace pure ricordare che lei, avendo un orecchio molto fino, ha sempre avuto al suo fianco dei musicisti molto molto forti, alcuni anche amici miei.
Poi, purtroppo, una fine tragica, ce l’ha strappata. Poteva darci ancora un sacco di cose.
(Federico Capranica)