E’ tra le jazz vocalist degli anni ’50, con una differenza: è bianca!
Questo piccolo dettaglio dovrebbe rassicurare la maggior parte delle cantanti donne che sono alla ricerca di uno stile e di un “suono”, che necessariamente non può ricalcare le sonorità delle nere (che ho detto.. ora mi odieranno in milioni!) ma deve trovare una sua strada…. Beh la strada di Anita è graffiata e senza troppi abbellimenti, e va dritta al segno…jazz al 100% angel eyes
La volle Gene Krupa (il batterista !!) nella sua band, anche se Benny Goodman non l’aveva presa, forse perché non amava essere troppo “inquadrata” (anche lei aveva qualche problemino di droga..)
Questo ascolto è preso da un disco con la sua orchestra, sentite che swing Four brothers
Di Anita ‘o Day potete ascoltare la raccolta della Verve “Jazz masters” n.49, o un disco con la band di Krupa.
Perciò anche se siete del colore della mozzarella c’è una speranza anche per voi!!
(Pierluca Buonfrate)