Alla fine del 1800 e nei primi anni dello scorso secolo gli italiani cominciarono ad emigrare verso l’america, e ce li immaginiamo ad Ellis Island, l’ufficio immigrazione davanti alla statua della libertà di New York, che cercano di capirci qualcosa parlando tra loro in siciliano, calabrese, napoletano o abruzzese….
Giusto, ma “forse non tutti sanno che..” i primi immigrati italiani che andavano in america il biglietto lo facevano per New Orleans, semplicemente perché costava di meno.
Così da quelle parti nacque una grande comunità italiana, che fu uno dei “motori” della nascita del Jazz (il primo disco di Jazz con il brano “Indiana” fu registrato da un italiano di New Orleans., Nick La Rocca).
Luigi Prima è figlio di quella comunità ed è per questa musica un personaggio importantissimo, ha raccolto l’eredità delle big band bianche degli anni ’20 e l’esempio di Louis Armstrong e le ha fuse tra loro in uno stile trascinante, inserendo nel suo repertorio il “songbook” americano ma anche brani della tradizione popolare italiana come la tarantella.. angelina diventando così l’icona della musica italo-americana e la colonna sonora di tutti i film che la rappresentano.
La sua grandezza e l’enorme popolarità che ebbe negli anni ’40 e ’50 (ad un certo punto vendeva più dischi di Sinatra) sono sintetizzate nello slogan con cui veniva annunciato nei concerti : “The man who plays for the people”:suonava lo swing per far divertire la gente.
Quando andò a Las Vegas, col sassofonista Sam Butera e sua moglie la cantante Kelly Smith, cantando pezzi come…just a gigolo era l’indiscusso re dell’entertainment.
Una curiosità:nel 1938 alla Carnegie Hall di N.Y. l’orchestra di Benny Goodman fece un grande concerto che riassumeva i primi 20 anni della storia del jazz: il successo fu enorme, e il brano che fece letteralmente impazzire la folla fu...sing sing sing, scritto da Louis Prima.
Suonare per la gente... chi fa questo mestiere non dovrebbe dimenticarselo mai.
Una buona sintesi per conoscere questo artista è “Louis Prima - Collectors series”della Capitol Records (1991)
(Pierluca Buonfrate)