OPERA: FORZA DEL DESTINO
ORCHESTRA E CORO: TEATRO ALLA SCALA
DIRETTORE: ANTONINO VOTTO
DALL’ATTO IV, SCENA VI
ARIA: La forza del destino (Pace pace mio Dio)
Per quest’opera ho scelto nei panni di Donna Leonora il soprano drammatico Leyla Gencer, voce di grande caratura con un fraseggio ed un cantabile invidiabili, certo l’intonazione a volte lascia un po’ a desiderare ma la tessitura ampia, alle volte, può indurre a non calibrare bene l’appoggio sul diaframma.
In effetti gestire una bella e grande vocalità è una responsabilità tremenda e faticosa dal punto vista sia fisico che cerebrale.
La tecnica ottima, d'altronde per una donna così che ha insegnato anche all’Accedemia della Scala per tanti anni, mi sembra indiscutibile. I molteplici ruoli lo confermano e soprattutto la miriade di autori affrontati rivelano una personalità musicale forte e determinata, a cui fa fede una tecnica indiscussa.
In questo breve frammento analizzato nella guida all’ascolto, si evince un filato lungo e sicuro, di precisa intonazione che poi sfocia in un crescendo dirompente che evidenzia un colore vocale bello, morbido, e altissima padronanza della gestione vocale. La musica di Verdi nasce per determinate voci e la Gencer è una di quelle, certo non vibro particolarmente per il suo timbro, ma più per la tecnica.
DUE PAROLE SULLA VITA DI ….. Leyla Gencer
Il soprano Leyla Gencer è nata a Costantinopoli, in Turchia, nel 1928. Terminati gli studi in conservatorio a Costantinopoli (mentre studiava respirazione yoga), si perfeziona con il soprano italiano Giannina Arangi-Lombardi e più tardi con Apollo Granforte.
La Gencer ha cantato nel coro del teatro turco, sino al suo debutto all’opera di Ankara nel 1950, nei panni di Santuzza in Cavalleria Rusticana.
Leyla Gencer debutta in Italia al Teatro San Carlo di Napoli nel 1953, sempre nel ruolo di Santuzza, l’anno seguente a Napoli, con Madama Butterfly e in Eugene Onegin. Il 26 gennaio 1957, debutta alla Scala di Milano come Madame Lidoine in prima mondiale nei “Dialoghi delle Carmelitane” di Poulenc .
Divenne un mito per il pubblico scaligero e vi tornò per 15 stagioni fra il 1957 ed il 1983. Ha cantato 19 ruoli differenti alla Scala, compreso Donna Leonora ne “La Forza del Destino” (1957, 1961, 1965), Elisabetta di Valois nel “Don Carlo” (1961, 1963-64, 1970), Aida (1963 & 1966), Lady Macbeth in Macbeth (1964), in Norma (1965), in Ottavia ne “L'incoronazione di Poppea” (1967) ed in Alceste (1972).
Sempre alla Scala, compare in prima mondiale nei panni della “Donna di Canterbury” nell' “Assassinio nella cattedrale” di Ildebrando Pizzetti nel 1958.
La Gencer ebbe una carriera internazionale straordinaria, debuttando al Covent Garden nel 1962 con Elisabetta di Valois e con Donna Anna nel Don Giovanni . Debuttò in America, a San Francisco nel 1956 con “Francesca da Rimini” nel ruolo di Francesca . Ciò nonostante non ha mai cantato al Metropolitan, benchè avrebbe dovuto cantare Tosca nel 1956.
Durante la sua carriera, la Gencer fu una grande interprete di Donizetti, fra le più note: Belisario (1969 & 1970), Poliuto , Anna Bolena (1958), Lucrezia Borgia (1966 & 1970), Maria Stuarda (1967) e Caterina Cornaro (1972), benchè la più applaudita fosse “Roberto Devereux” a Napoli nel 1964.
Oltre ai ruoli del bel canto, il suo repertorio che comprende ben 72 ruoli, ha incluso anche compositori come Prokofiev, Mozart e Puccini, compresi La Falena di Smareglia, Elisabetta Regina d'Inghilterra di Rossini, Agnese Di Hohenstaufen di Spontini, Saffo di Pacini, e Alceste di Gluck .
Leyla Gencer ha lasciato l'opera nel 1985 con la “Prova di un'opera seria” di Francesco Gnecco alla Fenice, benchè continuasse a comparire in concerto fino al 1992, ed è stata nominata dal Maestro Riccardo Muti all’Accademia della Scala, in qualità di docente per i giovani cantanti.
(Ida Decenvirale)