Non sarà un genio ma la sua figura la fa…e che figura!
Robbie Williams, acquario, nasce il 13 febbraio 1974, come Peter Gabriel, in Inghilterra, a Stoke-On-Trent dove trascorre l'infanzia. Nel 1991, superati i provini, entra nei "Take That", una delle prime e più famose boy-bands della storia che riscuote in breve tempo un successo mondiale incredibile: otto singoli al primo posto della classifica britannica e moltissimi premi vinti. Lo scarsa affinità con il leader Gary Barlow e molti altri problemi però lo inducono a lasciare la band nel ‘95. E' un dramma per le teenagers di tutto il mondo, che lo piangono, e per la sua stessa band che l'anno seguente si scioglie. Sommerso dai debiti per le penali legate al suo contratto con i "Take That", Robbie si dà all'alcool e alla droga, ma nel 1997 pubblica il brano "Freedom", cover dell'amico George Michael che lo sostiene e lo convince a pubblicare un album proprio. Nasce "Life Thru A Lens" che parte male ma che viene rilanciato dal singolo "Angels", brano che entrerà poi a far parte della storia tra i più belli al mondo.
Nel 1998 Robbie si lega sentimentalmente a Nicole Appleton delle All Saints e nello stesso anno pubblica il suo secondo album "I've Been Expeting You", anch'esso come il primo scritto con Guy Chambers. L'album ottiene un buon successo anche grazie a singoli come "Millenium", "Strong", "No Regrets" e "She's The One/It's Only Us". Nel 2000 Robbie torna con "Sing When You're Winning" che consacra definitivamente l'artista inglese. Dell'album fanno parte brani come "Rock DJ" il cui video verrà censurato (come altri del resto in futuro), "Kids" (in duetto con Kylie Minogue), "Supreme" e "Let Love Be Your Energy", tutti grandi successi accompagnati da videoclip di grande impatto. Robbie partecipa anche alla colonna sonora del film "Il diario di Bridget Jones" con il brano "Have you met miss Jones?". Dopo questa esperienza Robbie si lancia in un progetto particolare: accompagnato da una vera orchestra di decine di elementi Robbie canta brani classici di artisti come Frank Sinatra, Sammy Davis Jr., Dean Martin ed altri. Il disco esce nel novembre 2001 e si intitola "Swing when you're winning" e porta Robbie a cantare al Royal Albert Hall di Londra in un seguitissimo concerto. All'inizio del 2002 esce il film-documentario "Nobody Someday", girato durante il suo ultimo tour europeo, che svela vizi e virtù dell'artista di Stoke. Poco dopo Robbie riceve il suo tredicesimo Brit Award. In aprile collabora con Maxi Jazz cantante dei Faithlass per il progetto "1 Giant Leap" e ne nasce il fortunato singolo "My Culture". A questo punto Williams firma un faraonico contratto di 51 milioni di sterline con la EMI e dopo un certo periodo vissuto in California lavora alla preparazione del suo quinto album, firmato ancora con Guy Chambers dal quale non si è mai separato.
A novembre 2002 pubblica "Escapology" lanciato dal singolo "Feel". Dallo stesso album è stato estratto anche il singolo "Come Undone". Nella primavera del 2003 Robbie intraprende un tour promozionale negli “States” e, nel frattempo, dà il via alle audizioni per scegliere tra i suoi fan il protagonista del suo nuovo video, "Something Beautiful". In agosto è protagonista di tre spettacoli sold out a Knebworth House (circa 400.000 presenze): le immagini vengono raccolte e pubblicate a novembre nel DVD "What We Did Last Summer - Robbie Williams Live At Knebworth". Nel mese di dicembre l'artista intraprende un tour trionfale in Australia e Nuova Zelanda assieme ai Duran Duran. Il 2004 lo vede protagonista di un simpatico spot pubblicitario di un'automobile e interprete del film sulla vita di Cole Porter, "De-Lovely", presentato al Festival del Cinema di Cannes. Certo è che dell’autoironia e del cambiamento Mr. Robert Williams è il maestro indiscusso tanto che proprio grazie a queste caratteristiche è riuscito sempre a uscire da situazioni poco simpatiche e a stupire il mondo confrontandosi con generi e ambienti diversi.
Il 18 Ottobre 2004, in contemporanea con il “Greatest Hits” che promuove due nuovi singoli, il poco gettonato “Radio” ed il melodico “Misunderstood”, colonna sonora del seguito de “Il diario di Bridget Jones”, esce la sua biografia, scritta da Chris Heat, amico della star maledetta di cui racconta tutti i disagi, le crisi e “…il bivio di un ragazzo intelligente…” dal titolo “Feel”. Ogni tanto Robbie annuncia di voler lasciare il mondo dello spettacolo che, dice, gli ha rubato la "privacy" e lo costringe a usare antidepressivi per tenersi su…sarà la solita trovata pubblicitaria?!
(Antonio Di Lorenzo)