Chi di voi non ha mia sentito parlare degli Oasis? Magari anche "solo" per le varie risse, litigi, abbandoni e ritorni, locali distrutti, richieste di danni, interviste con insulti di ogni genere ad altri gruppi e così via! Ma se dal lato interpersonale, dei due fratellini di Manchester, Noel e Liam Gallagher, non si può dire che siano due angioletti, dal punto di vista musicale è innegabile che in questi ultimi dieci anni abbiano lasciato segni importanti, con record di vendite e di presenze nei concerti (soprattutto inglesi), 6 album ed una raccolta di b-sides, un doppio CD live, diversi dvd e tanta buona musica.
Bandiere e fondatori di quello che è considerato il Brit-Pop, in opposizione agli "odiatissimi" Blur, gli Oasis hanno saputo crescere e sperimentare negli oltre 10 anni di carriera, pur non ricevendo sempre il gradimento della critica e dei propri fan. Il primo vero successo della loro carriera fu la canzone Live forever scritta da Noel e dedicato alla madre. In Italia conobbero la notorietà, invece, con l'uscita del secondo album: "What's the story (Morning glory)". Celeberrimi ormai i brani Wonderwall (che richiama il titolo di "Wonderwall Music", il primo album da solista di George Harrison) e poi Dont look back in anger (titolo ispirato da una commedia inglese di John Osborne) in cui il buon vecchio Noel ha copiato paro paro l'introduzione di "Imagine" di un certo signor John Lennon. In tutta la discografia degli Oasis ci sono continui richiami ai Beatles; Noel ha sempre ammesso apertamente di essere un adoratore assoluto dei Beatles e non ha mia negato di aver "scopiazzato" (i musicisti in realtà la chiamano "ispirazione") dai testi e dalle melodie dei Fab Four.
Ma se Noel è la mente del gruppo (autore di circa l'80% delle loro canzoni), Liam è la faccia, la voce... il vero frontman. Particolare, particolarissimo nel suo modo di cantare; piedi leggermente a papera, microfono che punta in basso, ginocchia piegate...conviene ve lo faccia direttamente vedere con questa foto.
In passato Bono (la voce degli U2), parlò di Liam Gallagher come della "miglior voce rock" di quegli anni. Dal vivo il gruppo rende bene musicalmente; la voce purtroppo è incostante e non sempre all'altezza del disco, specialmente se si ha la sfortuna di assistere ad un live a fine tour, ma sicuramente di impatto. Il timbro di Liam è piuttosto unico; ricorda un po' il Lennon più tagliente e "strascicato", a differenza di quello più pulito del fratello Noel, seconda voce in tutti i brani e prima in alcuni.
Dopo un turbinio di sostituzioni dei componenti della band (2 diversi batteristi, 2 coppie di chitarristi e bassisti) è arrivato Zak Starkey, batterista turnista degli Who e figlio di Richard (per gli amici...Ringo Starr!) che ha dato grande apporto all'ultimo lavoro degli Oasis; ne è un esempioLyla che ricorda vagamente "Street Fighting Man" dei Rolling Stones ed è un rock potente con sonorità retrò che basa le fondamenta proprio sulla martellante/rullante batteria del neo-acquisto.
Pezzi da ascoltare ce ne sono in quantità industriale, considerando che la discografia Oasis, oltre agli album, vanta una marea di singoli con 2 o 3 brani inediti ognuno, ma vale la pena citare la rocciosa Rock and Roll Star e la sensazionale Champagne Supernova e la Lennoniana Let There Be Love in cui i due litigiosi fratelli si dividono strofa ed inciso del brano.
Chi vedeva negli Oasis i successori degli indimenticabili Beatles si è dovuto ricredere, ma chi li battezzò come una band di sicuro successo ha avuto pienamente ragione...sperando che continuino a regalare ai propri fan altri anni di rock, litigi permettendo… ma alla fine della fiera, gli Oasis, piacciono anche per questo!
Sito ufficiale
http://www.oasisinet.com/#!/home (in inglese)
Siti non ufficiali:
www.upinthesite.net (italiano)
www.oasisitalia.it
www.wonderwall.it
www.upinthesite.com
(Andrea Amandolini)