Il testo (del 1892) di questa canzone è stato scritto, udite udite...da Gabriele D'Annunzio. Allora infatti lavorava per "Il mattino" a Napoli. Ferdinando Russo, già autore di note canzoni napoletane, un giorno gli lanciò una sfida: scrivere una canzone in dialetto napoletano. D'Annunzio non ci pensò troppo e raccolse la sfida. "A vucchella" fu scritta di getto sul marmo di un tavolino del rinomato caffè Gambrinus. La musica fu poi scritta da Tosti.
"Sei come un fiorellino
tu hai una boccuccia
un poco pochino, appassitella.
Dai, dammelo, dammelo,
è come una rosellina...
dammelo un bacino
dammelo, Cannetella!
Dammelo e prendilo
un bacio piccolino
come questa boccuccia
che pare una rosellina...
un poco pochino appassitella…"
La canzone fu poi cantata da Enrico Caruso, anche se il M° Lombardi dice che l' ha cantata una chiavica...
Questa versione è stata arrangiata, appunto da Lombardi e cantata...stavolta nel modo giusto, dal baritono Della Valle.
a vucchella voce uomo baritono.mp3