Cantare non significa solo emettere suoni ma anche capire come ed esattamente quali sono gli organi che ci permettono di farlo.
Come si fa? Semplice, si studia "l'anatomia del corpo umano".
Come nasce il suono?
Fonte di produzione del suono è: la laringe, un organo mobile che può salire e scendere. Per cantare bene, la posizione corretta della laringe è quella bassa infatti il "cantare sulla gola" avviene quando si canta con la laringe in posizione alta, e ne viene fuori un suono più piccolo e stridente che a lungo andare affatica la gola.
La laringe si presenta in forma esterna come, un'impalcatura di quattro cartilagini, localizzata nella parte anteriore del collo e si trova sopra la trachea.
Le quattro cartilagini sono:
- la cartilagine tiroidea: (Pomo d'Adamo), è la più voluminosa, situata davanti alle altre; localizzata nella parte anteriore del collo,
- La cartilagine cricoide: a forma di anello, che rappresenta l'elemento di sostegno dello scheletro laringeo,
- Le cartilagini aritenoidee: a forma di piramide triangolare, disposte lateralmente
- La cartilagine epiglottide: mobile e flessibile, con la funzione di chiudere dal di sopra l'accesso alle vie polmonari
Negli uomini, la laringe è più sviluppata e si trova più in basso rispetto alle donne e ai fanciulli.
Ha la forma di un cono rovesciato che si restringe nel mezzo, dove presenta due membrane orizzontali, a destra e a sinistra, che si chiamano corde vocali. L'apertura di forma triangolare compresa tra di esse, si chiama glottide, per cui le corde vocali, si chiamano "labbra della glottide".
I movimenti delle cartilagini aritenoidee possono far avvicinare le estremità posteriori della glottide, e nel richiuderla questa cambia forma, da triangolare ad una fessura strettissima, che si chiuderà del tutto se le corde vocali combaceranno. Questi restringimenti hanno la proprietà di rendere i suoni più acuti. La voce, scattando dalla glottide, va a risuonare al di sopra della laringe, nella faringe.
I suoni poi si amplificano nell'apparato risuonatore, che costituisce la cosiddetta maschera ossia l'insieme degli organi fonatori che controllano l'emissione vocale e che sono:
Bocca: cavità di risonanza delimitata in basso dalla lingua e in alto e davanti dal palato duro arcuato che separa la cavità nasale da quella orale, e dal palato molle che si estende in fondo, nella cavità della faringe.
Faringe: cavità irregolare e molto estendibile, che abbraccia tutto quel condotto, che si scorge nel fondo della gola sbadigliando e che si estende dalla laringe alle cavità nasali e si divide in una parte superiore (nasale), media (orale) e inferiore (laringea). Comunica in alto con le fosse nasali, due cavità collocate al di sopra della volta del palato e che si estendono dalla faringe alle narici.
Ugola: è una struttura cilindrica ricca di muscoli che pende alla fine del palato molle, l'ultimo tratto del palato. Durante la deglutizione, il palato e l'ugola si alzano, e guidano il cibo verso il basso, impedendo che vada nel naso. Il contrario succede nella respirazione. L'articolazione dei suoni e il loro timbro dipendono dalla posizione dell'ugola e del palato molle: essi infatti modulano la quantità d'aria che può entrare nelle cavità nasali, che fungono da risuonatori.
Cavità nasali e paranasali ampio spazio che si estende dal retro del naso alla faringe superiore, avendo come pavimentazione il palato, che le separa dalla cavità orale.
Velo palatino: è la parte superiore della bocca, cioè quella piegatura larga e ondeggiata che termina posteriormente la volta del palato. L'orlo di questa piegatura presenta un prolungamento carnoso che si chiama ugola e sembra che formi una doppia arcata.
Altri organi fonatori indispensabili al controllo dell' "apparato di risonanza"sono:
Lingua: è un' organo muscolare rivestito da membrana mucosa che si estende dalla cavità orale a quello oro-faringea ossia la cavità compresa tra quella orale e quella faringea.
Labbra: estremità carnose che definiscono la bocca.
Organi che concorrono allo sviluppo del suono sono:
Diaframma: è una membrana tendinea che separa la cavità toracica ossia i polmoni dall'addome, (vedere più approfonditamente nell'argomento "La respirazione") che imprime pressione al suono determinandone il volume e l'altezza.
Muscolatura pelvica: è il muscolo presente nella fascia addominale bassa ed è un po' il "motore" della voce. Praticamente costituisce l' "appoggio" nel gergo del cantante. Nella lirica rappresenta una vera e propria "tecnica" di produzione del suono in grado di amplificarne e gestirne il volume e la morbidezza. Pensiamo che nella storia è stato il primo esempio di "amplificazione naturale" per far giungere la voce anche alle orecchie dello spettatore più lontano della platea di un teatro. (vedere più approfonditamente nell'argomento "La respirazione")
(Ida Decenvirale)