La voce umana si compone di vari registri:
PETTO. La voce di petto utilizza le vibrazioni del torace.
FALSETTO-TESTA timbro formato da due registri, il più basso si dice “falsetto” e il più acuto di “testa”)
Il falsetto e il passaggio
Si dice falsetto quel "colore" di voce o timbro che, a livello laringeo, prepara il "passaggio" dalla voce di petto a quella di testa. Lavorare sul passaggio è importante perché la voce deve raggiungere un solo colore per entrambi i registri. In questo caso, è necessario farsi seguire da una persona esperta. Non ci sono, per questa delicata fase, degli esercizi fai-da-te. Quanti cantanti si ritrovano con due voci e a volte persino tre! Si tratta di persone che non hanno lavorato bene sul "passaggio".
Il falsetto è quindi la 'saldatura'o mediazione corretta tra registro acuto, di testa e quello grave o di petto, quindi il falsetto non è altro che una forma di protezione che la laringe attua perpoter passare indenne da un registro all'altro, che si traduce in una limitazione dei danni provocati dalla voce 'spinta' nei registri acuti.
Insomma come dice Tomatis: il passaggio da un registro all'altro è come il cambio di marcia per un'auto, per cui il falsetto corrisponde alla frizione che, per 'disinnesto', o "messa a folle" consente un passaggio morbido da una posizione all'altra del cambio. Il 'disinnesto' avviene a livello della laringe che si rilassa. Il falsetto è dunque la "messa a folle" per accedere alla voce di testa.
Ma potremmo anche incontrare la definizione di falsetto come voce di testa appoggiata, in realtà questo è quello che, dal 1826, per comodità si usa chiamare falsetto accomodato.
Lavorare bene sul falsetto in termini di passaggio, rappresenta una cartina al tornasole per verificare quanto la voce in questione sia stata maltrattata. Se la voce è danneggiata, il lavoro di “aggiustamento” del falsetto è praticamente impossibile. L'arte del canto implica anche l'arte di cancellare i passaggi, di fatto, farli scomparire.
FALSETTI ARTIFICIALI: sono utilizzati dai cantanti uomini che usano un meccanismo naturale che permette alla voce maschile di produrre i suoni ad una ottava superiore rispetto alla voce vera, più simile a quella femminile.
TESTA. La voce di testa è un'emissione dal timbro sottile ottenuto utilizzando le sole vibrazioni, o armonici della scatola cranica.
Esempio: immaginiamo il nostro corpo come un violino o un violoncello. I restringimenti laterali, tipici dei due strumenti, li si può assimilare al collo umano che separa le due voci, di petto e di testa. Stati attenti, perchè le cose non sono così tanto separate, infatti nella voce di petto è presente una componente della voce di testa e viceversa, anche se le interferenze della voce di testa in quella di petto sono più consistenti dell'inverso.
Infatti con esercizi tesi a migliorare la voce di petto si ottengono benèfici effetti anche sulla voce di testa,e viceversa, e di conseguenza migliorando la voce di testa, la voce di petto risulterà più brillante. Quindi le due voci sono assolutamente interconnesse, o migliorano o peggiorano ma sempre insieme. Per cui se pensate di possedere, ad esempio, buoni bassi ma acuti scarsi, state certi che i vostri bassi non saranno così eccezionali.
Ora spieghiamo un po’di termini che incontrerete sicuramente sul vostro percorso di cantanti, vediamo di che si tratta…
VOCE DI FANCIULLO. Nella fanciullezza, dall’età più tenera a quella della pubertà, la voce umana è identica per i maschi e per la donne, e presenta una serie distinta di suoni nei registri di petto, falsetto e testa.
MUTAZIONE DELLA VOCE. La voce perde la sua natura debole e gracile, man mano che si cresce con l'età, quindi l’organo si rinforza e, giunta la pubertà, si manifesta quel fenomeno che chiamiamo “mutazione”. In questo periodo: che la natura faccia il suo corso, affinché l’organo vocale si rinforzi adeguatamente.
Dopo la mutazione della voce, si potrà cominciare uno studio serio del canto, nelle donne, dai 14 ai 16 anni, negli uomini, dai 17 ai 19.
Nelle donne la voce avrà conquistato la giusta consistenza, l'adeguato spessore, e l'esatta estensione anche se suscettibile di modifiche fino a trent'anni circa; ma nell’uomo subirà un cambiamento più completo, acquistando l'importanza maschile, ed essendosi abbassata di un’ottava.
ESTENSIONE VOCALE. Intendiamo tutti i suoni, da quello più grave e quello più acuto che una voce può emettere. Fondamentale sarà definire la propria vocalità ed estensione. Quindi è importante scegliere le tonalità giuste per interpretare i brani di musica leggera.
TONALITÀ. E' un insieme di relazioni che collegano una serie di note o di accordi a un centro "gravitazionale", detto tonica, che rappresenta la base armonica di una composizione o di parte di essa.
Una tonalità più alta o più bassa, permette a differenti strumenti o alle diverse voci di suonare la stessa melodia come in orchestra. Un uomo infatti canterà quasi sempre una canzone in una tonalità più bassa rispetto ad una donna.
TIMBRO. E' il colore che distingue un suono da un'altro ed è proprio una delle tre qualità del suono insieme all'altezza e all' intensità. Il timbro di un suono è dato dalla presenza di tanti altri suoni particolari detti armonici, che si generano assieme al suono principale. Infatti ogni sorgente acustica o corpo che produce un suono, genera con esso, tanti altri suoni concomitanti o armonici dando a quelsuono, un particolare timbro o colore. Ed è solo il timbro che ci fa distinguere due suoni di uguale altezza ed intensità prodotti da strumenti diversi. Testuali parole di Puccini, e concordo pienamente.
La voce umana si compone anche di due colori principali: colore chiaro e colore scuro e può avere diversi gradi di intensità e di volume.
VIBRATO. E’ una sorta di rapido tremolo, caratterizzato dalla variazione di esecuzione di una stessa nota, (aspetto tipico del canto lirico). Il vibrato è tipico di alcune vocalità, ma bisogna controllarne la frequenza, dato che un uso eccessivo risulta non gradevole ed alle volte è sintomatico di uno scarso appoggio diaframmatico o di una scarsa tensione della muscolatura pelvica (o addominale bassa).
Come individuare l’uso corretto del vibrato? Basta semplicemente eseguire una frase melodica e verificare con un’ insegnante se il suono è alto a sufficienza e se i muscoli sono tutti in funzione e comunque se ciò non bastasse, è necessario registrarsi durante un’esecuzione e confrontare tale risultato con l’esecuzione di un cantante che abbiamo scelto di emulare, date le similari caratteristiche vocali e verificare se ci siano incongruenze o somiglianze.
Importante è capire l’uso del Vibrato nella vocalità, che non deve incidere o alterare la naturale caratteristica vocale di ogni cantante, ossia: è importante controllare l’emissione dell’aria in fase di espirazione e capire come lasciare completamente libera la gola, al fine di non includerla in modo inappropriato nell’emissione vocale.
(Ida Decenvirale)
Il vibrato
(alcune note aggiuntive)
Il vibrato è un abbellimento, sia per uno strumento che per un cantante. Per spiegare come può abbellire, partiamo da esempi per capire come invece può risultare un abbruttimento.
Ci sono vari tipi di vibrato: Nilla Pizzi e Al Bano usano sempre lo stesso tipo. Invece Whitney Houston e Carly Simon, ma anche la nostra Fiorella Mannoia, ne usano almeno una decina e li alternano a piacimento.Ascolta: W.Houston(vibrato)
Il vibrato usato sempre uguale invece, peggio ancora se alla fine di ogni verso, è una mazzata al buon gusto:
Traccia | Ascolta |
Vibrato-(Esempio-1-AlBano) |
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Appena la stragrande maggioranza dei cantanti nostrani trova una nota lunga, parte il vibrato. Sempre lo stesso. Sempre quello. Se poi lo usano su una rima baciata è addirittura comico. Del resto, questo viene naturale soprattutto ai cantanti di vecchio stampo. Di studiare qualche altro tipo di vibrato non gli è mai passato per la testa. Tanto il successo lo hanno avuto lo stesso. Forse però gli è sfuggito il fatto che, dopo trent' anni, il loro modo di cantare appare inevitabilmente invecchiato. Non certo per l'età: per lo stile. Sembra quello di nonna. Il fatto è che i cantanti più giovani, seguendo esempi soprattutto dal mondo anglosassone, cantano meglio.
Un altro problemino per il vibrato, è quello di usare quello sbagliato per lo stile della canzone che si sta cantando. Per esempio, il bellissimo e caratteristico vibrato francese:
Traccia | Ascolta |
Vibrato-(Esempio-2-Edith-Piaf ) |
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Questo è un vibrato stretto e veloce, caratteristico di tutti i cantanti francesi di una volta. Se però usi questo vibrato nel Pop o nello Swing, risulta una porcata totale. E' un po' come sentire i cantanti indiani o giapponesi che, invece della loro musica, cantano il Pop americano. O peggio ancora, i cantanti dell' Europa dell' Est che cantano il Rock inglese nella loro lingua madre, russa o polacca che sia.
Per tornare al vibrato:
- meglio non abusarne
- meglio non molto marcato
- meglio variarli durante una canzone
- e, qualche volta non usarlo proprio... Le note lunghe non vibrate sono bellissime
Qualche lezione su Youtube sul vibrato:
Questa è una lezione molto chiara di Cheryl Porter, in italiano: https://www.youtube.com/watch?v=729NrN89T60
Questo è in italiano, per capire un po' meglio la teoria sul vibrato e diversi esempi: http://www.youtube.com/watch?v=NhbCRguAajs&feature=fvsr
Altro video:(partite a vedere il video da 5'00" perché questo chiacchiera troppo e mischia un po' troppi argomenti, ma l'esempio è chiaro): http://www.youtube.com/watch?v=i00_qoRsWmE&feature=endscreen&NR=1 Non ascoltate le altre lezioni sue perché è stonato come una capra...
Questo è bravo e simpatico e inoltre chiaro: http://www.youtube.com/watch?v=40S3mhNf25w&feature=related
Esercizi per ottenere il vibrato: http://www.youtube.com/watch?v=CPtClzBdXwQ&feature=related
Ci sono, sempre su Youtube, anche lezioni varie sul canto, tipo quelle di Giorgia con Peppe Vessicchio, ma chiacchierano troppo e non servono praticamente a nulla se non a perdersi in una miscellanea generica e poco produttiva...
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ED ORA QUALCOSA DA EVITARE PER NON FARE UNA FIGURA RIDICOLA:
Un video su Youtube abbastanza eloquente: http://youtu.be/dRwjkWLVIIs
(Federico Capranica)